domenica 27 marzo 2011

Nuova sede

Grazie all’aiuto di Walter Vitale e all’infinita pazienza e disponibilità del nuovo “padrone di casa” il mitico Don Alfonso D’Alessio, abbiamo uno spazio tutto nostro per tutta la settimana.
Il canile Nova Invicta si sposta definitivamente presso i locali della Chiesa antica di S. Eustachio Martire (tangenziale di Salerno uscita Pastena)con i seguenti orari.
Corso regolare di Brazilian Jiu Jitsu 19.30-22.00 Lunedì – Mercoledì - Venerdì
Allenamento libero 19.30-22.00 martedì-giovedì, il Sabato mattina e la Domenica Pomeriggio.
Allenamento funzionale 18.30-19.15 lunedì – mercoledì - venerdì.

martedì 22 marzo 2011

勇, Yu: Eroico Coraggio (a cura di Gianfranco Glielmi)



Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire. Nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere!
Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.
Mi è capitato molte volte quando sono stato in Brasile di vedere scritto quasi ovunque una frase:"Tudo posso naquele que me fortalece" ( tutto posso in colui che mi fortifica) un passo biblico della lettera ai Filippesi del nuovo testamento, la trovavi dappertutto dalla parete di una chiesa in costruzione in un quartiere povero, sulla maglietta di una venditrice ambulante finanche tatuata sulla schiena di un lottatore di jiu jitsu brasiliano.
La prima volta pensai tra me e me sarà fanatismo religioso o una sorta di frase magica come superstizione popolare nostrana alla "Gesù proteggimi"scritta su un magnete per auto, invece nei giorni seguenti mano a mano che scoprivo il Brasile e specialmente il jiu jitsu mi sono dovuto ricredere e ho capito che andava al di là della semplice scritta su un muro o sulla pelle ed era qualcosa di più profondo.




Erano le mie prime lezioni mattutine di jiujitsu nella terra verdeoro giunsi in palestra e salii per le scale che portano in cima alla sala del tatami sita su una veranda con il panorama tra i più belli del mondo.
Mentre salivo passai di fianco un signore che arrancava con delle stampelle fino in cima aiutato da un ragazzino notai che oltre ad essere diversamente abile era anche non vedente.
Mi ero appena allacciato male la cintura bianca e aspettavo il nostro istruttore di bjj per la lezione delle 9:00, ad un certo punto mentre mi riscaldavo liberamente sul tatami vidi la stessa persona diversamente abile che si presenta impeccabile con il suo kimono e la sua faxa preta.
Iniziammo la lezione e ci divisero le cinture colorate con la faxa marron e noi bianche con il professor faxa preta.
Ancora adesso ricordo bene i suoi insegnamenti sullo strangolamento di bavero una sensibilità nelle mani straordinaria ...non c'era scampo ai suoi strangolamenti.
Dopo mi inizio a correggere su molti particolari dell'armlock da montada e facemmo un pò di rolling e capì perchè era faxa preta .

quella fu una delle più belle lezioni che abbia mai fatto in Brasile.



si potrebbe pensare che questo sia un episodio isolato di una accademia o il modo magari di venire incontro a persone diversamente abili che non hanno avuto la fortuna di essere in grado di lottare con persone che consideriamo istintivamente "normali".

Nulla di più sbagliato e lontano nella realtà.

Non sono episodi isolati è lo spirito del guerriero , il bushido che si incarna in persone come loro.

Pensiamo ad Antonio Tenorio judoka brasiliano non vedente campione paraolimpionico per 4 volte consecutive e pensiamo a Anthony Robles campione di wrestling americano delle 125 libbre.

Se vogliamo prendere come esempio qualcuno forse più famoso lo stesso Antonio Minotauro Nogueira che ha una parte di fegato e una costa mancante per l'incidente che l'ha tenuto tra la vita e la morte per 11 mesi quando era poco meno che adolescente!

cosa ha portato queste persone ad andare avanti?

cosa spinge queste persone al confronto?

che cosa prova una persona che parte non da zero ma da -100 rispetto a te?

non credo che queste persone abbiano incontrato la luce alla "blues brothers" e siano diventati lottatori da un momento all'altro.
loro hanno semplicemente iniziato ad allenarsi hanno avuto il coraggio di agire nonostante il loro -100.
Ogni giorno lottano con il loro demone interiore che dice: "non ce la farai mai.", "sei diverso...", "non puoi farcela!".
E' un demone che in maniera diversa si presenta a noi ogni giorno ogni momento sul tatami e fuori anche se noi non siamo a -100 di partenza.

Cari amici sono le nostre difficoltà... è la vita!!

La nostra esistenza è stata descritta in migliaia di modi : bella , brutta , fantastica, da vivere , da non vivere , da cambiare , da non cambiare mai, ma nessun filosofo , religioso o vecchio nonno contadino potrà mai dirti che la vita è facile.

E' una cazzata!

Queste persone sono i veri Eroi al pari di una mamma ed un padre che fa sacrifici per i figli lavorando.
Loro sono l'emblema del superamento del modello spartano e reincarnano il genuino spirito del samurai.
Loro ai tempi di Sparta sarebbero stati buttati giù per la rupe Tarpea invece sono qui davanti ai nostri occhi a darci l'esempio.
L'esempio è che partendo svantaggiati si può lottare e si può vincere...ma soprattutto che si DEVE lottare!


ho imparato molte cose lottando

ho imparato a perdere, ma non ad arrendermi

ho imparato a vincere , e non a sopraffare.

ho imparato che i miei fratelli sul tatami sono i miei fratelli nella vita.

Ed è forse quest'ultimo aspetto che mi affascina di più nel mondo della lotta.
Ognuno di noi ha la responsabilità dell'altro, ci siamo allenati insieme e anche se non gareggi ci sei lo stesso sul tatami in un modo o nell'altro.
Se sei in difficoltà c'è l'altro che ti sprona, se sei in difficoltà pensi devo dare l'esempio ..sono il fratello maggiore, sono quello che non molla e deve dimostrare che si deve andare fino alla fine; sembrerà strano ma la lotta pur essendo uno sport individuale ha forse il più alto senso di coesione e senso di squadra.
Questo senso di fratellanza inconsapevolmente te lo porti anche al di fuori del tatami anche con persone che di lotta ne sanno meno che io di meccanica quantistica.

"la virtù marcisce senza il confronto"

Questo è un aspetto tipico dello spirito del lottatore, ecco perchè si parla di applicare il jiu jitsu alla vita e non la vita al jiu jitsu!

il jiu jitsu non è tutto; ma la vita è jiu jitsu...

è la lotta

è la via

lunedì 21 marzo 2011

Campionato Nazionale di Grappling, Bollettino di guerra...

La sapete quella del tizio che combatte in Giappone contro Aoky e, mentre il giappo gli prende la schiena e tenta un ammazza leone, fa “Hello GIAPPPEN!” e viene finalizzato facendo una figura di merda grossa quanto una casa?

Partenza puntualissima alle 06.00, causa una serie di sfortunate coincidenze i lottatori della Nova Invicta sono solo sei: Agostino “Chihuahua”, Marco e Andrea “Friskys” da Capaccio e Salvatore “Panza”, Bruno “Roberto” e Christian “Fantasmino” da Salerno.
Apre le danze è conquista l’oro il giovanissimo Agostino che con la grinta di un Chihuahua incazzato asfalta tutti e tre gli avversari e si aggiudica il titolo di campione italiano di Grappling categoria esordienti. Il caniello capaccino, egregiamente allevato dal Medico Pazzo responsabile della sede, ha fatto tre incontri sfruttando al 100% tutto quello che ha appreso in questi mesi e, cosa importante, ha dimostrato molto carattere e la capacità di ascoltare l’angolo in ogni istante della gara e non è poco se si pensa che il ragazzino ha solo 14 anni. E bravo Chihuahua!


Un piccolo grande guerriero!

Friskys e Marco superano il primo incontro ma si fermano al secondo match, un ingenuità pagata a caro prezzo per Andrea e un avversario assolutamente fuori portata per Marco che verrà ripescato senza successo. Esperienza accumulata per le due giovani leve.

Ma veniamo al terzetto salernitano… chi più chi meno hanno tutti commesso delle belle puttanate… quelle classiche stronzate che ti fanno dire “ma chi catanazzo me lo ha fatto fare di accompagnarli?! M' stev’ a casa e ne guadagnavo di salute mentale!”
Cominciamo da Salvatore Terralavoro, in arte Panza.
L'anno scorso si è presentato al campionato nazionale, se non ricordo male, con 100 e passa kg di inutile lardume, quest'anno ha lottato nella categoria 80kg e, molto sinceramente, già questa è una bella vittoria; Panza supera egregiamente il primo incontro surclassando l'avversario ai punti. Destino diverso nel secondo match dove è inferiore nelle proiezioni e nel gioco dalla guardia mostra i limiti di chi fino a pochi mesi fa non era ancora in grado di gestire questa "modalità" per ragioni fisiche. Come ti ho già detto Salvatore, questo per te rappresenta un nuovo rodaggio quindi, nel complesso, la tua gara pur non facendo podio non è andata male.
Bruno sotto la falsa identità di "Roberto Iuliano" non riesce ad essere all'altezza del suo quasi omonimo, Gianluca "il dottore" Iuliano famoso per le sue doti caratteriali. Veramente un peccato perchè sia tecnicamente che fisicamente vali MOLTO di più rispetto a quanto stai dimostrando in competizione. Qual è la soluzione? Continua a lottare IN GARA e, come saggiamente hai detto a fine giornata, si deve fare una cosa sola e bene, quindi da oggi 100% Jiu Jitsu.
Christian "Fantasmino" Ceccarelli... la storia di una lota.
Siccarelli, che pratica Jiu Jitsu Brasialiano dal mese di settembre dell'anno 2009 D.C. (che non è la scuderia avversaria alla Marvel Chrì!), si presenta al campionato nazionale di grappling in serie A nella categoria 65Kg. Dieta e allenamento ai massimi livelli per il giovane campione della Nova Invicta, le aspettative da parte mia, nonostante la poca esperienza cronologicamente parlando, sono molto alte, infatti Christian fa un primo match senza sbavature e vince per un passaggio di guardia, supera il secondo avversario infortunatosi durante il match che lo vedeva comunque in vantaggio già nel primo minuto di lotta per una proiezione e un passaggio di guardia e arriva in finale dove incontra il forte Rimessi.
Il match parte male, Christian soffre il lavoro in piedi dell'avversario si butta a terra a cazzo di cane... nel giro di 3 minuti lo score è di 8-1 contro il fantasmino.
Quando tutto sembra perduto ecco che arriva il miracolo, Christian prende la schiena di Rimessi e piazza un ammazza leone... e quando tutto sembra NON PERDUTO dopo il miracolo arrivano anche le stronzate su stronzate su stronzate che vedevano l'apoteosi in un gesto molto "Hello GIAPPPEN"... in pratica dopo cinque o sei tira e molla in ammazza leone (perfettamente conscio che nel grappling il bastardissimo Face Lock vale) Christal molla la presa al collo (stava in back) e, con un balzo felino, si getta sul piede di Rimessi! Il provetto Aoky contrariamente a TUTTI i dettami del Jiu Jitsu Brasiliano, che vede sempre il posizionamento come cardine, si imbroglia lui e il piede e soccombe sotto un concreto Rimessi che ringrazia con un bel posizionamento che chiude il match in suo ABBONDANTE favore.
Io mi ero ripromesso di non incazzarmi più alle competizioni, mi ero, mi ero, mi ero...











Piccole sodisfazioni...

Epilogo
Cammino avanti e in dietro tra il tavolo dei medici e l'altro capo della struttura in quella sorta di corridoio occupato dagli agonisti che attendevano il loro turno per lottare, impreco in continuazione, mi trovo davanti Aldo Baldino (Ciao Aldo!) scambio due chiacchiere:
Io:" Sto incazzato perchè uno dei miei ha perso la finale in serie A..."
Aldo:"Vabbè dai secondo posto in prima serie"
Io:"Lo so e non ha neanche due anni di pratica"
Aldo:"E dai... allora è andato benissimo"
Io:"Hai visto quello che è saltato dall'ammazzaleo alla chiave di piede?"
Aldo:"SIIIII è lui?! Vero?!!! E' MATTO, MATTO! Hai ragione!!!".

Chiudo salutando il grandissimo Maestro di Aikido Marco Marini che a 52 anni è salito sul tatami per lottare e il mio grande amico, nonchè ex compagno di battaglie trasferitosi in quel di Forlì, Angelo Marino che praticamente distrutto fisicamente ha perso la finale all'ultimo secondo guadagnando un argento nei 90kg e,ovviamente, stringo la mano a Marco Galzenati e a tutto il gruppo di Napoli con il quale è sempre un piacere E UN ONORE "fare squadra" (anche se Mormone è un rompicoglioni a moto perpetuo!).

Hello Giapppen a tutti!



Con il Maestro Marco Marini...

giovedì 17 marzo 2011

Da Nikola Todorov...


Tema: Perdere due dei più cari affetti nel giro di un anno o poco meno

Svolgimento:

Piango, e pure tanto, e piangerò ancora, per giorni.

Recentemente mio nonno è passato a miglior vita, a distanza di undici mesi dalla scomparsa di mia nonna, un'altra colonna della mia esistenza.

Mi hanno insegnato tanto, e a loro devo gran parte del mio carattere.

Li avevo dati per scontati, ma poi PUF, scomparsi, basta, fine, STOP; e che rimane? Boh, forse il silenzio misto a qualche ricordo infame che colpisce all'improvviso e scappa,

le voci e i volti vivi nel cervello che si accendono come lucine al neon, impressionando la retina prima di svanire.

La quotidianità diventa un percorso a ostacoli, molte le cose da evitare per non stare male, però a cervello spento, che sennò pensi e ti danni, ma aspetta, così non eviti un bel niente, caz.. e sto di nuovo nella stanza di mio nonno con la faccia in mano e gli occhi gonfi.

" We come stai?" A tratti sto bene, poi ridivento lucido e mi rendo conto che non è vero, sto male sempre, ma solo ogni tanto.

Non ci sono le parole, c'è solo dolore, è come perdere una parte di se stessi; si certo, e non ci sono più le mezze stagioni, i giovani di oggi non hanno voglia di fare nulla e si stava meglio quando si stava peggio.

La verità è che le chiacchiere stanno a zero e, a dirla tutta, la verità è che io sono FORTUNATO; e mi sento anche un po' colpevole, perché mi chiedo quale sia la ragione per cui merito ed ho meritato tanto affetto, ma tant'è...

Dovete sapere che la mia famiglia è grande, è fatta di consanguinei e fratelli acquisiti, e qui vorrei ringraziare proprio loro, quelli che con una parola mi sono stati vicini, e quelli che senza parlare sono riusciti a dirmi quanto stavano male per me:


grazie a Giulio perché è la guida,


grazie a Ciro perché è la solidità,


grazie a Davide perché è la forza,


grazie a Christian e Roberto perché sono l'amicizia disinteressata,


grazie a Gianfranco perché è la fermezza nelle avversità,


grazie a Lino e Salvatore, che sono il silenzio discreto, la premura dell'amico che ti sta vicino e non chiede


grazie a Galileo perchè è un pensiero leggero, un "non-ci-pensare"


grazie ad Americo che è la perla filosofica alla Don Franco


grazie a Frank Eliseo perché è la costanza.


Grazie A Gianluca Thor che è il coraggio.


Grazie a Sherman che è la simpatia.


Grazie a Ventura che è la gentilezza.


Grazie a tutti.


Grazie ai miei FRATELLI.

Nikola Todorov

Marcelo Garcia vs JT Torres - Rolling

Problemi con la Tornado?

Dite la verità quel cavolo di raspado Tornado non entra sempre... spesso il compagno in palestra fa peso dietro e se cercate di "accappottarlo" dall'atro lato vi acchiappa il pantalone e voi siete costretti a tornare alla base.
Il campione Robson Moura ci mostra questa bellissima soluzione che sfrutta un cambio di registro in arm drag per poi proseguire con un bellissimo raspado.
Galileo, questa è per te fratello!

martedì 15 marzo 2011

Si è sempre lottatori…

Quanti sport individuali possono vantare un’ aggregazione come quella presente nel Jiu Jitsu?
Tennis, golf, tiro con l’arco, come tanti sport individuali, prevedono un allenamento individuale quindi sono scartati a prescindere.
Gli altri sport da combattimento? Forse… ma manco tanto.
Gli sport da percussione, a differenza della lotta, non creano quell’armonia tra compagni di lotta, infatti sono molte le fasi dell’allenamento che vedono come collaboratore un attrezzo (sacco, corda, pallina da tennis), forse a differenza della lotta si crea un rapporto più viscerale con il maestro, questa è una cosa molto bella, il pugile (per citare un disciplina qualsiasi) spesso cerca nel suo “secondo padre” tutta quella sicurezza per poter combattere sul ring…
Ma il jiu jistu, cosa ha di diverso il jiu jitsu rispetto ad altri sport da combattimento che vedono una squadra dietro il singolo atleta? Come mai in quasi tutte le palestre praticanti l’ Arte Suave si crea un spirito di coesione tale da resistere a quasi tutte le difficoltà?
Personalmente credo che la vera forza di questa disciplina, che può essere definita virale, sia in principio la necessità di avere un corpo da utilizzare per lavorare e il contorno che la accompagna durante gli allenamenti(scherzi, risate e prese per il culo varie), e poi si espande e ci fa diventare lottatori di jiu jitsu anche fuori dal tatami.
Se si è abituati a portare rispetto tutti i giorni in palestra, a manipolare le articolazioni dei compagni eseguendo tecniche rischiose con una tale calma da evitare sempre danni, se si ha l’umiltà di battere dieci, venti, cento volte in palestra preservando il proprio fisico e prendendo coscienza OGGETTIVAMENTE sulla lunghezza della strada che ancora dobbiamo percorrere per diventare bravi lottatori, si acquisisce quella maturità che necessariamente ci accompagnerà anche fuori dal tatami. A mio avviso questo stato mentale, unito all’incredibile bellezza che vi è nella lotta, porta a quella dipendenza molto forte nei confronti di un Jiu Jistu brasiliano tipico che si tramuta in Jiu Jitsu personale quando tale dipendenza viene influenzata anche dall’ambiente in cui essa viene praticata.
Ovviamente le teste di cazzo sono ovunque e quindi anche nelle (e a capo delle) palestre di Jiu Jitsu, ma anche questa “normalità” contribuisce a rendere speciale questa disciplina o meglio questo dono che la famiglia Gracie ha messo a disposizione di chi ne voglia beneficiare…
Si è sempre lottatori…

Buon Jiu Jitsu a tutti… anche alle teste di Cazzo!


Nova Invicta Grappling Cup II... incoming!!!
DEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!

venerdì 11 marzo 2011

Salento Cup 2011 blu 70 kg - Galileo e Christian

Poulin? sei stato nominato...

http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/24080/
La cosa veramente incredibile non è tanto il bimbo prodigio, ma i commenti postati sotto il video dall'"italiano medio"... leggete leggete.
Assassino, criminale, violento, PERICOLO PER I SUOI COETANEI!
Il nostro è stato un grande popolo,ma adesso bisogna arrendersi all'evidenza (sospiro) per la maggioranza siamo uno stato di finocchi, tronisti e veline.
Ho guardato il video apprezzando la tecnica del piccolo prodigio secondo dopo secondo, ammirando lo spirito combattivo di questo "criminale in fasce" (a detta di qualche rincoglionito) poi, per curiosità, sono andato a leggere i commenti... manco me lo aspettassi.
Quante volte mi sono sentito dire "fai una sport violento", "sei un violento", "tu si scem", "sei un esaltato"... lottatori, pugili, combattenti in generale, siamo la minoranza, cediamo il passo ai calciofili e alle loro discussioni sulla partita della domenica e sentiamoci parte della stessa piccola comunità.


Buon allenamento a tutti...

sabato 5 marzo 2011

U fruttaiuolo, Elio e la Puglia...


Una delle cose più belle del portare i ragazzi in competizione, anzi LA cosa più bella è il contorno … quello che veramente rende speciale una trasferta non sono le medaglie, non sono le lotte in se, ma le piccole (ENORMI nel caso della Nova Invicta) cazzate che puntualmente fanno la loro comparsa dal momento in cui si parte fino al rientro a casa.
Il 20 febbraio è stato si un giorno di lotte per tutti e allori per molti, ma è stato anche il giorno “ru fruttaiolo famoso” e dell’impavido spartano Gracelio che, uscito dalla falange, ha affrontato da solo la natura selvaggia lasciando il segno in Puglia!

Nova Invicta se la conosci la eviti... se la conosci t'sparagn na figur e merd!



Inglourious Basterds